Pere de Sitges, signore di
Barrali
A causa dell’incompatibilità tra la carica di ufficiale regio e lo status di feudatario nello stesso anno dovette però rinunciare alla villa di Barrali cedendola a Alibrando de Acen (o de Sena che, pur essendo sardo, all’epoca era uno dei più importanti feudatari dell’isola); detta vendita però non si concretizzò e il de Sitges, nella sua qualità di feudatario, venne convocato al Parlamento del 1355 nelle fila del braccio militare.
di Sergio Sailis
Nel 1345 Jaume d’Aragò (uno dei
figli naturali di re Giacomo d’Aragona), già dal 1331 feudatario della villa di
Barrali nella curatoria di Dolia, cedette i suoi diritti sul villaggio - per il
prezzo di 590 libbre di alfonsini minuti - ai fratelli Pere e Bernat de Sitges
mercanti barcellonesi da qualche tempo trasferitisi nel Castello di Cagliari.
Bernat morì nel 1348
probabilmente a causa della famosa peste che contagiò anche il fratello il
quale riuscì comunque a sopravvivere. Pere quindi, una volta ristabilitosi
dalla malattia, nel 1352 venne nominato all’importante carica di doganiere del
Castello di Cagliari.
coperta del libro delle uscite delle dogane di Cagliari sotto il doganiere Pere de Sitges in A.C.A. |
stralcio del libro delle uscite della dogana di Cagliari del 1 aprile 1352 in A.C.A. |
stralcio del libro delle entrate della dogana di Cagliari del 1 aprile 1352 in A.C.A. |
Nel
1350 Pietro il Cerimonioso decretò che i feudatari dell’isola dovevano fornire
un contingente pari a un quinto degli uomini atti alle armi residenti nei
villaggi sotto la loro giurisdizione o in alternativa un prelievo straordinario
sostitutivo pari 4 libbre per ogni persona che non partecipava alle operazioni
militari; Pere de Sitges doveva contribuire per il villaggio di Barrali con un’imposta
di 12 libbre corrispondente a 15 uomini atti alle armi e pertanto indirettamente si può stimare che il villaggio era abitato da circa 60/70 persone.
(vedere anche l'articolo apposito Host 1350 Barrali)
(vedere anche l'articolo apposito Host 1350 Barrali)
A causa dell’incompatibilità tra la carica di ufficiale regio e lo status di feudatario nello stesso anno dovette però rinunciare alla villa di Barrali cedendola a Alibrando de Acen (o de Sena che, pur essendo sardo, all’epoca era uno dei più importanti feudatari dell’isola); detta vendita però non si concretizzò e il de Sitges, nella sua qualità di feudatario, venne convocato al Parlamento del 1355 nelle fila del braccio militare.
stralcio della convocazione di Pere de Sitges al Parlamento del 1355 in A.C.A. |
Il tentativo di vendita del
villaggio venne riproposto con più fortuna nel 1359 quando Alibrando de Acen, dopo
aver finalmente ottenuto l’assenso regio alla cessione, si presenta a
Barcellona per il giuramento di fedeltà al sovrano.
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