venerdì 16 giugno 2017

1353 Mariano IV e il possesso dei castelli di Damiano Doria

1353 Mariano IV e il possesso dei castelli di Damiano Doria
(di Sergio Sailis)
Uno dei principali punti di attrito tra Mariano IV d'Arborea e Pietro IV d'Aragona erano i possedimenti che il Giudice arborense aveva acquistato da Damiano Doria, al prezzo di 300 fiorini d’oro, acquisto che il sovrano aragonese non riconosceva in quanto già da tempo intenzionato ad entrare direttamente in possesso (con l’acquisto o con la forza) di questi territori ed in modo particolare dei “castra de Ardena et de la Capola” ossia Ardara e Capula nel Logudoro situati in posizione strategica ed essenziali alla Corona per il controllo delle importanti vie di comunicazione che dominavano.

Nei famosi Procesos è inserita copia della comunicazione che il 16 giugno 1353 Mariano aveva inviato a Rambaldo de Corbera (all’epoca Governatore generale del Regno di Sardegna e Corsica) e ai probiviri della città di Sassari con la quale li informava appunto di aver preso possesso dei castelli e terre “castrorum et terrarum” già appartenute, come detto, a Damiano Doria dal quale li aveva acquistati.
Copia della citata lettera di Mariano inserita nei Procesos
(ACA, Barcellona)

In seguito furono numerose e insistenti le richieste e le intimazioni fatte a Mariano, sia direttamente da Pietro IV che dai suoi ufficiali, affinché queste fortificazioni fossero consegnate agli iberici e furono continuo motivo di contrasto e guerra negli anni successivi così come furono punti fondamentali degli accordi di pace di Alghero nel 1354 e di Sanluri nell’anno successivo.

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