Ruderi che la tradizione popolare attribuisce alla chiesa di Santa Maria del villaggio di Bangiu Donico |
di Sergio Sailis
Come noto nella Sardegna
medioevale coloro che si macchiavano di gravi delitti potevano essere privati dei propri
beni i quali venivano confiscati ed incamerati al demanio.
E’ questo il caso di Arsocco
Lati, un abitante di Bangiu Donico il quale, colpevole di aver ucciso il
proprio padre Guantino, perse i propri beni che furono “arregnata tempore
judicis Mariani” (Mariano Giudice d’Arborea e signore della Terza Parte del
Giudicato di Cagliari) e che successivamente passarono nelle mani del comune di
Pisa che ancora ne disponeva nel 1359 dopo una breve parentesi negli anni
1323-1326 in cui il villaggio di Bangiu Donico era stato concesso in feudo
prima a Teresa Gombau d’Entença e successivamente Guillelmo de Petra (Guglielmo
Sapera).
Purtroppo il documento non
specifica a quale Mariano si riferisce e pertanto non possiamo risalire all’epoca
dell’omicidio. Potrebbe infatti trattarsi di Mariano II, al potere dal 1265 al 1295-97
(il quale prima di morire lasciò in eredità al Comune di Pisa la terza parte
dell’ex Giudicato di Cagliari che ricomprendeva anche la Trexenta) oppure di Mariano III al potere dal 1307 (anno
in cui il comune pisano assunse però il diretto controllo dei beni ricevuti in
eredità da Mariano II) al 1321.
La consistenza patrimoniale di
Arsocco era per l’epoca abbastanza cospicua; infatti dalla composizione pisana
del 1359 sappiamo che il Comune di Pisa possedeva ancora diversi appezzamenti
di terreno sparsi in varie località dell’agro del villaggio: due starelli di
terra aratoria posti in prossimità del villaggio, un altro starello in località
“Serra de Lombuto” e svariati altri appezzamenti, dei quali non viene
specificata la qualità, situati nelle località “Petra Lata” (uno starello),
“Buja di Pischeria” (uno starello), “Gay Marghi” (uno starello), “Bacchas
Novellas” (tre starelli) ed infine un altro starello in località “Pisinagla”.
Purtroppo allo stato attuale le fonti note non ci permettono di sapere se Arsocco venne perseguito anche fisicamente per il parricidio o se riuscì a sfuggire alla cattura per il suo efferato delitto.
Purtroppo allo stato attuale le fonti note non ci permettono di sapere se Arsocco venne perseguito anche fisicamente per il parricidio o se riuscì a sfuggire alla cattura per il suo efferato delitto.
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