BANNATI ED ESILIATI
di Sergio Sailis
di Sergio Sailis
Analogamente a quanto avvenuto per Arsocco
Lati, reo di essersi macchiato dell’empio crimine di parricidio, dalla
Composizione pisana del 1359 rileviamo che il Comune aveva incamerato anche
altri beni di proprietà appartenute a persone che si erano rese colpevoli di
omicidio o che avevano abbandonato il luogo di residenza per trasferirsi in
territorio arborense.
E’ il caso di Barsuolo
de Onni e Filippo Turrai
entrambi di Seuni. Il primo doveva essere una persona abbastanza facoltosa in
quanto proprietario di diversi appezzamenti di terreno e di edifici dei quali
uno probabilmente fortificato. Questi beni dopo essere stati incamerati dal
Comune vennero, come di consuetudine, concessi in affitto a terzi; tra gli
affittuari figura Pietro Dezori, altro abitante di Seuni, che doveva
corrispondere annualmente un importo di 2 libre e 14 soldi[1].
E’ interessante notare che nell’elenco dei possedimenti confiscati a Barsuolo
de Onni sono elencate le località in cui questi erano situati e la maggior
parte dei toponimi sono ancora oggi riconoscibili.
Il secondo invece possedeva delle proprietà all’interno del
villaggio in una piazza denominata “Plassa de Murtas” che vennero concesse in
affitto Guantino Cambuli di Suelli per le quali il Comune riscuoteva
annualmente 13 denari di alfonsini minuti[2].
Un altro caso di un confisca a seguito di omicidio era quello
di Guantino De Orru del villaggio di
Arigi; anch’egli aveva diversi appezzamenti di terreno e edifici per i quali il
Comune incamerava a titolo di affitto una libra e 10 soldi[3].
Altri abitanti della Trexenta invece, forse in occasione
della rivolta del Giudice Mariano d’Arborea, decisero di abbandonare i loro possessi
e rifugiarsi in territorio giudicale. E’ questo il caso di Petri Polle di Bangiu
Donnico che si trasferì poco oltre il vicino confine arborense nel
villaggio di Mara Arboree (l’attuale Villamar); anche i suoi beni furono
pertanto incamerati e concessi in affitto[4].
[1] Francesco ARTIZZU,
L'Aragona e i territori pisani di Trexenta e Gippi, in Annali delle Facoltà di
Lettere, Filosofia e Magistero dell'Università di Cagliari - estratto vol. XXX
- 1967, Sassari 1968, pag. 75-76
[2] Francesco ARTIZZU,
L'Aragona e i territori pisani di Trexenta e Gippi, in Annali delle Facoltà di
Lettere, Filosofia e Magistero dell'Università di Cagliari - estratto vol. XXX
- 1967, Sassari 1968, pag. 78
[3] Francesco ARTIZZU,
L'Aragona e i territori pisani di Trexenta e Gippi, in Annali delle Facoltà di
Lettere, Filosofia e Magistero dell'Università di Cagliari - estratto vol. XXX
- 1967, Sassari 1968, pag. 83.
[4] Francesco ARTIZZU,
L'Aragona e i territori pisani di Trexenta e Gippi, in Annali delle Facoltà di
Lettere, Filosofia e Magistero dell'Università di Cagliari - estratto vol. XXX
- 1967, Sassari 1968, pag. 95-96.
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