mercoledì 2 luglio 2014

Maria, una schiava di Sanluri.

Maria, una schiava di Sanluri.
di Sergio Sailis
 
La battaglia di Sanluri del 30 giugno 1409 oltre alle ben note conseguenze politico – militari ebbe anche altri drammatici risvolti quali quello ben triste della schiavitù. Molte persone infatti, dopo l’assalto e la distruzione del villaggio furono catturate e fatte schiave per essere poi deportate nei vari stati della Corona ed in modo particolare nel Regno di Maiorca dove sembrerebbe esserci stata un’alta concentrazione di schiavi sardi.

Una di queste potrebbe ben essere Maria, originaria di Sanluri, che dopo essere stata schiava di Bartolomeo Pellisser di Bleda, nei pressi di Soller una cittadina nel nord est dell’isola di Maiorca, riacquistò la libertà prima del 1416 quando lascia all’Ospedale dei Poveri di Soller un paio di lenzuola:
“Item lego operi hospitalis de Soller unum par lineaminorum de melioribus que habeam die mortis mee, que servi aut dum durent pauperibus egrotantibus in dicto hospitali”. (1416 luglio 9)
In seguito Maria, ancora in vita nel 1425, fa donazione di tutti i suoi beni allo stesso Ospedale:
“Noverint universi quo ego, Maria, sarda, que fui serva Bartholomei Pellisserii, qm, villa Sulleris, non dolo vi vel metu inducta nec in aliquo circumventa ymmo gratis et ex certa sciencia dono donacione perfecta et irrevocabile inter vivos vobis, Francisco Bisbal, alter ex operariis hospitalis de Soller, presenti et nomine dicti operis jamdicto hospitalis acceptanti, et vestris successoribus in dicto opere et suis perpetuo, omnia bona mea et jura etiam universa que nunc habeo et lucratura suum vobisque habita et habenda. Hanc autem donacionem vobis nomine predicto facio ad imperpetuum ut est dictum pure et absolute”. (1425 ottobre 18)
 
Trascrizione tratta da Plàcid Pérez Pastor, L'hospital de pobres de la vila de Sóller; els primers anys d'existència (1322-1450), in Bolletí de la Societat Arqueològica Lul·liana: Revista d'estudis històrics, Nº. 52, 1996 , pagine 21-44.

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