Maria, una schiava di Sanluri.
di Sergio Sailis
La battaglia di Sanluri del 30 giugno 1409 oltre alle ben
note conseguenze politico – militari ebbe anche altri drammatici risvolti quali
quello ben triste della schiavitù. Molte persone infatti, dopo l’assalto e la
distruzione del villaggio furono catturate e fatte schiave per essere poi deportate
nei vari stati della Corona ed in modo particolare nel Regno di Maiorca dove
sembrerebbe esserci stata un’alta concentrazione di schiavi sardi.
Una di queste potrebbe ben essere Maria, originaria di
Sanluri, che dopo essere stata schiava di Bartolomeo Pellisser di Bleda, nei
pressi di Soller una cittadina nel nord est dell’isola di Maiorca, riacquistò
la libertà prima del 1416 quando lascia all’Ospedale dei Poveri di Soller un
paio di lenzuola:
“Item lego operi hospitalis de Soller unum par lineaminorum de melioribus
que habeam die mortis mee, que servi aut dum durent pauperibus egrotantibus in
dicto hospitali”. (1416
luglio 9)
In seguito Maria, ancora in vita nel 1425, fa donazione di
tutti i suoi beni allo stesso Ospedale:
“Noverint universi quo ego, Maria, sarda, que fui serva Bartholomei
Pellisserii, qm, villa Sulleris, non dolo vi vel metu inducta nec in aliquo
circumventa ymmo gratis et ex certa sciencia dono donacione perfecta et
irrevocabile inter vivos vobis, Francisco Bisbal, alter ex operariis hospitalis
de Soller, presenti et nomine dicti operis jamdicto hospitalis acceptanti, et
vestris successoribus in dicto opere et suis perpetuo, omnia bona mea et jura
etiam universa que nunc habeo et lucratura suum vobisque habita et habenda.
Hanc autem donacionem vobis nomine predicto facio ad imperpetuum ut est dictum
pure et absolute”. (1425
ottobre 18)
Trascrizione tratta da Plàcid Pérez Pastor, L'hospital de pobres de la
vila de Sóller; els primers anys d'existència (1322-1450), in Bolletí de la
Societat Arqueològica Lul·liana: Revista d'estudis històrics, Nº. 52, 1996 ,
pagine 21-44.
Nessun commento:
Posta un commento