mercoledì 18 luglio 2018

1270, re Luigi IX di Francia a Cagliari

1270, re Luigi IX di Francia a Cagliari
di Sergio Sailis
 
 
“Entretant, le jour du dimenche, environ le soleil couchant, l’en se merveilla mout forment de ce que il avoit si lonc voiage jusques au port de Callerique la où les barons devoient estre atendus; et pour ce furent les mestres de la nef apellés, devant le roy, du lie où il estoient adonc.”
(Chronique de Primat tradotta in francese da J. de Vignay nel XIV sec.)
L’8 luglio 1270 davanti al porto di Cagliari giunge la flotta di re Luigi IX di Francia. L’armata, partita qualche giorno prima dal porto di Aigues Mortes, era diretta in oriente per partecipare alla crociata (l’ottava, promossa e comandata proprio dal sovrano francese) e fece uno scalo tecnico nel porto cagliaritano di “Bangaie in Sardinea in castello Castri”. Nei giorni precedenti c’era stato mare molto mosso e le truppe avevano bisogno di ristoro nonché di rifornirsi di cibo e acqua; inoltre c’era l’intenzione di fare una piccola sosta per consentire il ricongiungimento di tutta la flotta in modo da affrontare in modo unitario l’ultimo tratto di mare che li separava dalla destinazione finale.

Re Luigi a Cagliari
 Les Grandes chroniques de France
Royal MS. 16 G VI
L’accoglienza degli uomini di Castel di Castro però non fu delle migliori; come dice la cronaca infatti “nos gens trouvèrent les hommes du chastel mout contraires et rebelles à euls”. I pisani infatti non permisero l’ingresso in città del sovrano francese e del suo seguito e si limitarono a rivendere ai crociati ciò di cui avevano bisogno peraltro a prezzi altissimi. Venne comunque concesso, specialmente per dar modo di curare i malati, di soggiornare nella “ville bas” il villaggio posto sotto le mura cittadine, ossia Stampace. Alcuni furono ricevuti nel convento dei Frati Minori mentre altri trovarono riparo in “mesons qui estoient en terre” tanto piccole e malridotte che in Francia, secondo gli stessi membri della spedizione, erano considerate inabitabili. Per alcuni storici queste misere casupole probabilmente non sono altro che i resti dell’antica capitale giudicale di Santa Igia all’epoca ancora ben visibili dopo appena poco più di due lustri dalla sua distruzione ad opera dei pisani nel 1258.
Il motivo di tanta diffidenza da parte dei castellani di Castel di Castro era dovuto al fatto che la flotta che trasportava i crociati era in buona parte composta da naviglio genovese, ossia il nemico giurato dei pisani che per tanto tempo aveva conteso agli stessi il giudicato cagliaritano e ancora in competizione con loro per i mercati mediterranei.



 
Nei giorni successivi il re, dopo aver tenuto un consiglio di guerra, radunata tutta la flotta il 15 luglio decide di salpare dalla terra sarda cambiando però (non senza più di qualche malumore da parte genovese) la destinazione: anziché dirigersi verso la Terrasanta re Luigi decide di puntare verso l’attuale Tunisia giungendo davanti a Tunisi il 17 e sbarcando in prossimità di Cartagine il 19.

(Re Luigi IX di Francia mentre sbarca a Cartagine
img. tratta da www.alamy.it: )

 
Il sovrano francese, dopo aver posto l’assedio a Cartagine, resta però anch’egli colpito dall’epidemia che già stava decimando il suo esercito e il 25 agosto muore. Qualche anno dopo, l’11 agosto 1297, con la bolla “Gloria, laus et honor” Luigi IX verrà canonizzato da una vecchia conoscenza sarda, quel Bonifacio VIII che appena qualche mese prima aveva concesso la “licentia invadendi” sull’isola a Giacomo II d’Aragona.

Re Luigi sul letto di morte
 Les Grandes chroniques de France
Royal MS. 16 G VI
 

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